(2010-10-23) Benoit Mandelbrot - Financial Lab IT

20 Novembre 1924 - 14 Ottobre 2010

E' morto Benoit Mandelbrot, uno dei grandi della matematica del Novecento. La notizia non ha avuto rilievo sui media, pur sempre pronti a gettarsi sull'ultimo gossip.
Evidentemente non è ritenuta una notizia interessante o, perlomeno, di interesse per il pubblico che normalmente li legge.

Mandelbrot introduce nella matematica i frattali che, nella realtà, sono arrivati anche all'attenzione della gente comune,catturandone anche l'immaginario. Lo troviamo infatti in molte animazioni di computer grafica e perfino stampigliato sulle T-shirt.

Il frattale è un oggetto geometrico che consiste in una figura le cui componenti la riproducono internamente in una scala più piccola. Possiamo considerare il frattale come un "oggetto fratturato".

Mandelbrot amava definirsi come un cavaliere solitario nelle praterie della matematica, alla scoperta di zone selvagge, sconosciute, interessanti per essere conquistate.

Consiglio ai cultori della delicata materia che questo sito vuole trattare di leggere il suo famoso libro di divulgazione scientifica Il disordine dei mercati (Einaudi, 2005, ISBN-13: 9788806169619). In questa opera egli applicava la teoria dei frattali all'economia e, in particolare, alla finanza, sul tema specifico delle variazioni di prezzo dei titoli.
Con la sua geometria frattale egli mise in discussione alcuni consolidati fondamenti dell'economia classica e della finanza moderna, quali l'ipotesi di razionalità dei comportamenti degli agenti economici, l'ipotesi dell'efficienza del mercato, e l'ipotesi secondo cui i movimenti dei prezzi di mercato sono descrivibili come un cammino casuale (random walk). Delle vere e proprie bordate alla teoria ortodossa.

Sono corrette le teorie di Mandelbrot? Sono corrette le teorie ortodosse? Forse l'una e l'altra, forse entrambe in parte.
Comunque il valore fondamentale del suo lavoro è stato in definitiva quello dell'uscire dai canoni e creare nuovi orizzonti di ricerca, mettere in discussione il consolidato, ormai forse sterile e ripetitivo anche negli ambiti di ricerca.
Leggendo il libro citato si potrà capire come egli ha portato elementi di realismo e di praticità nei modelli teorici che vogliono rappresentare un mercato reale, che ognuno di noi può comprendere pur se non fornito di un importante bagaglio scientifico/matematico.

Mario Sacco

 November 20, 1924 - October 14, 2010

Benoit Mandelbrot, one of the most important twentieth-century mathematics, has died. The news has not been important in the press, always ready to jump on the latest gossip.
Evidently it is not considered an interesting news, or at least of interest to the public that normally reads them.

Mandelbrot introduced into the mathematics the fractals that, in reality, also came to the attention of the common people, also capturing the imagination. We find it in many computer graphics animations and even stamped on T-shirts.

The fractal is a geometric object that consists of a figure whose components reproduce itself internally in a smaller scale. We can consider the fractal as a "fractured object."

Mandelbrot liked to call himself as a lone rider in the grasslands of mathematics, discovering the wild, unknown and interesting areas to be conquered.

We recommend to lovers of financial topics to read his famous book of scientific divulgation The Misbehavior of Markets: A Fractal View of Financial Turbulence (Basic Books, 2006, ISBN-13: 978-0465043576). In this work he applied the theory of fractals to the economy and, in particular, to finance, on the specific issue of securities price changes.
With its fractal geometry he put into question some established foundations of classical economics and modern finance, such as the hypothesis of rational behavior of economic agents, the hypothesis of market efficiency, and the hypothesis that the market prices movements can be described as a "random walk" . A real cannon shots on the orthodox theory.

Are Mandelbrot's theories correct? Are orthodox theories correct? Perhaps the one and the other, perhaps both in part.
However, the fundamental value of his work is ultimately the going out of the norm and the creation of new research horizons, questioning the established, now perhaps sterile and repetitive even in areas of research.
Reading his cited book you will understand how he took elements of realism and practicality in theoretical models who want to berepresent the real market, that each of us can understand even if not provided of a solid scientific/mathematician background.

Mario Sacco